La storia di Affo: dal Togo all’Uganda per ritrovare la speranza

AVETE MAI VISTO QUESTO BAMBINO? 🌍 Si chiama Affo, vive in Togo e tra una settimana lo incontreremo in Uganda al Lacor Hospital.

Ma perché sta per fare più di 3700 km per incontrarci?

Ecco la sua storia 👇🏼

Affo è nato nel 2015 con una grave malformazione congenita della vescica e dei genitali (chiamata “Estrofia Vescicale”), che si evidenzia immediatamente alla nascita poiché vescica e uretra si trovano esposte all’esterno della parete addominale, compromettendo gravemente la qualità della vita.

Si tratta di una malattia rara (1 su 60.000 nati), anche perché nel mondo occidentale la sua diagnosi prenatale porta la maggior parte delle madri a scegliere di abortire.

La malformazione viene trattata con più interventi chirurgici che prevedono 3 step principali: ricostruzione della vescica, ricostruzione dell’uretra e del pene e ricostruzione del collo vescicale, con ulteriori procedure adattive che possono durare anche diversi anni.

Affo è già stato operato senza successo nei primi mesi di vita in Togo, ed i medici locali hanno consigliato di far operare il figlio all’estero, ma la famiglia è povera. Il padre guida i moto-taxi e la madre non lavora. Hanno 3 figli.

Qualche tempo dopo i togolesi emigrati in Europa cercano disperatamente di aiutare Affo provando a farlo operare in Francia e Belgio, ma non c’è modo di trovare un chirurgo esperto e di coprire i costi del viaggio (nel 2019 un’associazione italiana offre una parziale copertura delle spese per un’operazione in Svizzera ma l’arrivo della pandemia blocca ogni speranza).

La famiglia è disperata e senza soluzioni.

La svolta avviene nell’agosto del 2022, quando un loro amico che vive in Italia contatta Surgery for Children chiedendoci aiuto per sostenere le spese di viaggio, soggiorno e intervento in un centro italiano con cui si erano accordati.

La somma è davvero elevata e la filosofia di Surgery for Children è di non far venire in Italia bambini con malformazioni complesse, in quanto necessiterebbero di interventi ricostruttivi plurimi e di controlli continuativi negli anni.

La scelta migliore (sulla base di esperienze già vissute) è di aiutare questi bambini direttamente in Africa. I benefici in termini economici e di riduzione dei disagi per pazienti e famiglie sono enormi.

Viene offerta pertanto la disponibilità di operare gratuitamente il piccolo in Uganda, al St. Mary’s Hospital di Lacor dove Surgery for Children svolge missioni di cooperazione sanitaria dal 2006, ed il percorso è collaudato.

La missione di Surgery for Children in Uganda è programmata per novembre 2022. Il Lacor Hospital come al solito si rivela sensibile ai bisogni sanitari dei pazienti poveri senza possibilità di cure, anche se provenienti da altre nazioni, e si impegna a superare i vincoli burocratici dell’ingresso nel paese.

I genitori vedono finalmente una piccola luce alla fine di un tunnel lungo 7 anni durante i quali il figlio è vissuto emarginato e senza scuola a causa della sua incontinenza urinaria.

Un’altra epidemia però, questa volta di Ebola, scombussola i loro sogni. La missione viene annullata ed il calvario non sembra aver fine.

La delusione è enorme.

A febbraio 2023 fortunatamente il sogno comincia finalmente a prendere forma. La missione rinviata a novembre, viene programmata per Aprile 2023.

Un gruppo di togolesi che vive in Belgio organizza la colletta per il viaggio di Affo, della sua famiglia e dell’interprete che li accompagna, dal Togo fino al St. Mary’s Hospital di Lacor nel nord Uganda.

Lì incontreranno il team di Surgery for Children, 20 volontari che si impegneranno come al solito per offrire la propria umanità e la propria professionalità in cambio del sorriso di chi finora ha vissuto tra sofferenze, emarginazione e paure, in un mondo che per quei bambini è bello solo per gli altri.

Il resto della storia è ancora tutta da scrivere…

Ci vediamo in Uganda tra una settimana 👶🏽❤️

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