In Africa 1 farmaco su 10 è contraffatto; arrivano dall’Asia, soprattutto Cina e India, e si possono trovare nelle bancarelle dei mercati locali o addirittura nelle farmacie. Quello che spinge le persone ad acquistarli è il prezzo, ridotto fino al 90% rispetto all’originale.
La raccolta delle informazioni non è sempre facile ma, in base a recenti stime, tra il 2013 e il 2017 ben il 42% di tutti i medicinali falsi segnalati all’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) dalle diverse autorità sanitarie nazionali proveniva proprio dalle nazioni africane.
Questo problema si aggiunge a quelli già esistenti di gestione ed uso dei farmaci: in alcune zone spesso le medicine sono scadute o inefficaci a causa delle cattive condizioni di conservazione o delle difficoltà di trasporto. Si aggiunge la difficoltà nel comprendere le posologie di assunzione e l’uso non corretto dei farmaci in riferimento ad una malattia.
In questo momento storico, in cui il Coronavirus ha creato una vera emergenza sanitaria, sono facili le vendite di farmaci non corretti, scaduti o falsi per curare il contagio. Chi ci rimette sono i poveri, le persone che non possono pagare i farmaci, e i bambini che sono più fragili nelle reazioni all’assunzione di farmaci non corretti.
Africa Rivista ci racconta in questo articolo la situazione ad oggi.