Introduzione
La 6° missione si svolge dal 13-26 novembre a Barinas presso l’Ospedale Razetti, in concomitanza con le 6° Giornate Italo–Venezuelane di Chirurgia Pediatrica, in un clima di violenze ed instabilità sociale dopo che il 7 Ottobre Chávez era stato confermato presidente con elezioni vinte di misura e molto discusse. In precedenza a maggio si era tenuta a Caracas, la Riunione del Consiglio Italo-Venezuelano, durante la quale il progetto di “Surgery for Children” di cooperazione sanitaria per la “chirurgia delle malformazioni congenite uro-genitali e gastro-intestinali”, era stato inserito negli accordi preliminari in tema di salute sottoscritti dai governi italiano e venezuelano.
Team
L’equipe è composta da 9 volontari:
– Sergio d’Agostino, chirurgo pediatra e Team Leader, Ospedale S. Bortolo Vicenza
– M. A. Fabbro, chirurgo pediatra, Ospedale S. Bortolo Vicenza
– Silvana Russo chirurgo pediatra Ospedale. Santobono di Napoli
– Tommaso Sellaroli, anestesista Ospedale. Santobono di Napoli
– Domenico Gelormini, specializzando in anestesia Policlinico Gemelli, Roma
– Anna Scuccato, infermiere di sala operatoria, Vicenza
– Bruna Sandonà infermiere di sala operatoria, Vicenza
– Caterina Sellaro infermiera di reparto, Vicenza
– Liana Barro, infermiere di sala operatoria, Ospedale di Treviso
come al solito affiancati dal dott Ruiz, dal dott Riquel, dal dott Chirinos, dal dott Gasperi, dalla dott.ssa Morales e da chirurghi e specializzandi.
Conclusioni
Vengono operati 101 bambini: 25 ipospadie, 4 ambiguità genitali, 9 uropatie malformative (idronefrosi, reflussi vescico-renali, valvole uretra posteriore), 4 malformazione ano-rettali, 2 megacolon, 2 estrofie vescicali, 5 endoscopie urologiche, 3 tumori, 47 interventi di routine.
Una ventina di interventi sono eseguiti in laparoscopia.
Nel corso della missione l’Ambasciata d’Italia, riesce anche ad organizzare un incontro al Ministero di Salute a Caracas tra il Vice Ministro dott. Espagna, i vertici della Società Venezuelana di Chirurgia Pediatrica ed i Responsabili di Surgery for Children.
Il progetto sembra finalmente in dirittura d’arrivo, ma il clima politico, economico e sociale è sempre più incandescente. Si susseguono così ondate ricorrenti di proteste sociali che rendono il paese invivibile, impediscono l’organizzazione delle missioni del 2011 e 2012, e soprattutto preannunciano la crisi che scoppierà poi definitivamente nel 2013.
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