Etiopia 2023
30 ottobre - 6 novembre 2023
+ Conferenza Internazionale AHL Napoli (13-15 novembre 2023)
Introduzione
Nella missione del 2022 i volontari di SFC erano rimasti colpiti dalle gravi criticità riguardanti la salute materno-infantile ed in particolare dall’elevata mortalità materna e perinatale e dall’alto numero di complicazioni severe (fistole retto- e vescico-vaginali) nella madre; tutto questo a causa del percorso “non sicuro” delle donne durante la gravidanza ed al momento del parto.
Così, al rientro in Italia SFC si è subito attivata per dare risposte concrete ai bisogni locali.
1° Progetto: due ambulanze per l'Etiopia
Come primo impegno ha partecipato al Bando della Tavola Valdese per progetti internazionali.
Il progetto riguardava il miglioramento delle infrastrutture e la fornitura di apparecchiature
sanitarie a 2 Health Centers in Illulabor, Oromia, ma purtroppo non ha ottenuto i finanziamenti.
Contemporaneamente però, SFC riusciva a procurare 2 ambulanze usate in buone condizioni, da inviare in Etiopia: la prima, 4 x 4, acquistata attraverso un bando pubblico della USSL n° 8 del Veneto e la seconda ricevuta in dono dalla Clinica Villa Maione di Villaricca (Napoli). Tuttora sono in corso le pratiche per l’invio delle ambulanze con container in Etiopia.
2° Progetto: salute digitale con la Comunità UE
E nei mesi successivi è stata avviata una collaborazione con RSCN, Reference Site Collaborative Network dell’Un. Federico II di Napoli, attraverso un progetto pilota, sempre nei 2 HCs di Mettu in Illulabor: “Salute digitale per la prevenzione delle complicazioni durante la gravidanza e il parto”.
RSCN è inserito nella rete collaborativa internazionale collegata alla Commissione Salute della Comunità Europea, che interagisce con politici, cittadini e gruppi di pazienti, e coordina esperti multidisciplinari.
L’obiettivo è identificare le nuove sfide sanitarie ed assistenziali e promuovere buone pratiche per ottenere miglioramenti sostenibili nell’invecchiamento attivo ed in buona salute delle persone durante tutto il corso della loro vita, attraverso un approccio collaborativo rivolto in modo particolare alle innovazioni ed all’ampliamento delle soluzioni digitali per migliorare la salute e la qualità di vita.
RSCN è motivato ad estendere tale approccio anche nei paesi africani con i quali è già in contatto attraverso l’African Research Universities Alliance Network (ARUA).
La prima parte di missione
La 2° missione in Etiopia di SFC è stata programmata per discutere il progetto con le istituzioni locali ed adattarlo al contest. I volontari sono 5: Sergio d’Agostino e Bruno Cigliano (Chirurghi Pediatri), Giancarlo D’Agostino (Ginecologo), Caterina Sellaro ed Anna Scuccato (Infermiere con numerose esperienze di cooperazione sanitaria internazionale).
Ad accogliere la delegazione ad Addis Abeba ci sono i due contatti conosciuti nel 2022: Kamil Shamsu autorevole deputato del governo nazionale etiope, e Burayu Said Hussai laureato in legge, emigrato in Italia per 15 anni e rientrato in patria per aiutare lo sviluppo della propria regione, l’Oromia, finora trascurata tanto dal governo nazionale quanto dagli aiuti internazionali.
Ad Addis Abeba SFC incontra dapprima il Governatore della Zona dell’Illulabor, Mr. Indalkacho Tefery il quale, dopo aver valutato il progetto, programma un incontro con le istituzioni politiche e sanitarie di Mettu Town. Poi la delegazione incontra il prof Abebaw Fekadu responsabile di CDT-Africa dell’Università di Addis Ababa, Istituto di ricerca scientifica per l’innovazione medica sostenibile.
L’incontro con il prof Fekadu era stato concordato con RSCN e promosso dal prof. Maffia dell’Università di Glasgow per un confronto sulla fattibilità del progetto e sulla possibilità di avviare collaborazioni. Egli apprezza il progetto complesso e pluriarticolato, ritenendolo adatto alla realtà prevalentemente rurale di Mettu, e si rende disponibile a collaborare sin dalle fasi iniziali allorchè devono essere definiti oltre i bisogni anche le risorse disponibili, i metodi di valutazione, i risultati e l’impatto a breve e lungo termine. Inoltre egli suggerisce di coinvolgere il Prof Mahlet Yigeremu, ostetrico e ginecologo, già preside della Facoltà di Medicina di Addis Abeba che lavora nella identificazione delle gravidanze a rischio e nei relativi progetti di collaborazione.
La seconda parte di missione
Poi la seconda fase della missione si svolge a Mettu dove la delegazione italo-etiope arriva con un volo interno fino a Gambela ed un viaggio su strada in Jeep di oltre 3 ore.
L’accoglienza dei medici locali ai quali era già stata inviata una bozza del progetto, è calorosa e collaborativa. Il ritorno in Etiopia dei volontari di SFC e la presenza ancora al loro fianco dell’On. Kamil e di Said, entrambi nati in Illulabor e rispettati in loco, è la conferma dell’impegno a favore della difficile realtà socio-sanitaria locale. Migliorare la qualità delle cure alle donne gravide e ridurre l’elevata mortalità materna è una priorità e molte aspettative sono state poste sull’arrivo delle 2 ambulanze che dovrebbe facilitare il trasferimento in ospedale delle donne con travaglio complicato.
In realtà il problema è ben più complesso ed è difficile pensare di ottenere miglioramenti significativi senza una maggiore quantità e qualità dei controlli prenatali (l’OMS ne prevede 4 ma nella regione meno del 30% delle gravide ha accesso all’Antenatal Care) e senza la precoce individuazione e la garanzia di un percorso ostetrico dedicato per le gravidanze a rischio.
A Mettu la delegazione:
1. visita 4/41 Health Centers dell’Illulabor. I primi due, situati nella prima periferia di Mettu,
sono i centri pilota dove si svolgerà il progetto; gli altri sono invece in aree rurali più
distanti.
–> Mettu HC con popolazione >60.000 persone (area urbana 74%, area rurale 26%)
–> Kamise HC che assiste 20.000 persone in un’area rurale ai margini della città,
–> Becho HC
–> Koodoo Hiirii
2. visita il Mettu Karl Hospital che è l’unico ospedale di riferimento per le emergenze
ostetriche in
–> Illulabor organizzato per effettuare Tagli Cesarei, dove è stato istituito un Reparto
dedicato esclusivamente al trattamento delle fistole ostetriche vescico- e retto-vaginali.
3. incontra i rappresentanti delle Istituzioni e delle Università locali in presenza del
Governatore:
°Zonal Health Bureau
°Mettu Municipality
°Mettu University
°Mettu Health Science College
°Mettu Karl Hospital
°Mettu Health Center
°Kamise Health Center
Essi condividono il progetto e confermano la disponibilità a collaborare. Le osservazioni
vengono inserite nella bozza che sarà presentata alla Conferenza Internazionale
organizzata da RSCN Università Federico II Napoli, 13-15 novembre 2023.
La conferenza internazionale AHL Napoli
CONFERENZA INTERNAZIONALE AHL Napoli: Scaling-up di soluzioni digitali per una vita attiva e sana: implementazione tra discipline scientifiche, settori industriali e scenari diversi, dedicata al tema della condivisione di soluzioni digitali per migliorare la qualità di vita dei cittadini, in linea con le raccomandazioni dell’OMS.
In ottica di salute pubblica, l’applicazione di strumenti digitali all’interno di un sistema sanitario che preveda maggiore partecipazione dei cittadini, può essere una soluzione stimolante ed innovativa per una migliore qualità di vita della popolazione. Gli ostacoli non sono pochi, ma certamente la condivisione di buone pratiche validate tra organizzazioni che agiscono a livello locale, nazionale ed internazionale, ed un approccio interdisciplinare, possono aumentare l’impatto delle soluzioni digitali per una vita sana ed attiva durante l’intero corso della vita.
Le raccomandazioni dell’OMS sono indirizzato a:
● re-orientare le economie verso la “salute per tutti” secondo la quadrupla elica della innovazione** (formazione e ricerca, sistema pubblico, capitali privati e società civile)
● promuovere sinergie su 4 temi interconnessi: Valore: valutazione e misurazione di obiettivi con nuove metriche economiche; Finanza: finanziamento alla salute come investimento a lungo termine e non costo a breve termine; Innovazione: innovazioni in ambito salute per il bene comune; Capacità: rafforzamento del settore pubblico per livelli ottimali di salute a tutti
● favorire un più rapido trasferimento di conoscenze e di soluzioni a beneficio di cittadini, industria, governo e comunità educative
Alla conferenza hanno partecipato esponenti nazionali ed internazionali di area medica tecnologica, organizzativa e nutrizionale che hanno condiviso esperienze di approccio inter-disciplinare ed inter-organizzativo mettendo in evidenza buone pratiche e nuove idee per creare opportunità di sviluppo sostenibile della salute in ogni settore, attraverso l’adozione e l’implementazione dei driver strategici emergenti.
Quasi tutte le esperienze riportate erano realizzate in contesti europei tranne quella dell’Associazione “Surgery for Children” che ha presentato il progetto avviato in Etiopia nel 2022, a Mettu in Oromia: “La Salute digitale per la prevenzione delle complicazioni durante la gravidanza ed il parto”.** Il progetto è stato presentato insieme, dal dott. d’Agostino e dall’On. Shamsu.
Egli, autorevole deputato del parlamento nazionale Etiope ed unico rappresentante del continente africano tra oltre una ventina di relatori europei, ha contribuito a dare un quadro realistico delle sfide attuali che l’Africa in generale e l’Etiopia in particolare, sono costrette ad affrontare.
Nei contesti a basso sviluppo economico e sociale infatti, l’elevato carico di malattie e la mancanza di opportunità di cure hanno un grosso impatto sia su mortalità e qualità di vita della popolazione, sia sulla capacità dei servizi sanitari di rispondere ai bisogni. E le malattie croniche non trasmissibili come diabete, ipertensione e malattie cardiovascolari, che sono in netto aumento in questi contesti anche tra la popolazione meno anziana, hanno conseguenze ben più pesanti rispetto ai paesi con sistemi sanitari meglio strutturati e con “risorse” più consistenti.
In Europa invece, -invecchiamento della popolazione, -cambiamenti negli stili di vita e -aumento dell’urbanizzazione, sono tra i principali determinanti di salute che hanno portato all’aumento delle malattie croniche non trasmissibili nelle età più avanzate con un conseguente significativo impatto sui sistemi sanitari. Gli approcci tradizionali incentrati sulle malattie e frammentati, sono inadeguati per affrontare in modo efficace e sostenibile la crescente domanda di servizi multidimensionali, complessi e personalizzati. In questa ottica gli approcci innovativi basati su soluzioni digitali, offrono ai professionisti nuove competenze per riscrivere i modelli organizzativi, migliorano l’allocazione e l’utilizzo delle risorse e nello stesso tempo, consentono ai cittadini di svolgere un ruolo attivo nel proprio percorso di salute.
Le innovazioni digitali, inserite in un ambito di collaborazioni nazionali/internazionali multi-settoriali, multi-disciplinari e soprattutto opportunamente adattate alla realtà socio-economica locale, possono avere un ruolo fondamentale nell’accelerare i cambiamenti e nel ridurre le disuguaglianze, in qualsiasi contesto.
Il contributo del dott. d’Agostino e dell’On. Shamsu è stato portato in tutte le tre giornate:
– Il 13/10, insieme al Prof. Maffia in collegamento da Glasgow, essi hanno presentato insieme la relazione: “Esempio di RSCN network support: African challenges/Ethiopia”, in una sessione interattiva dell’Assemblea Generale RSCN aperta a rappresentanti della Commissione Europea.
– Il 14/10 l’On. Shamsu ha presentato la relazione: “Digital Health Solutions in Ethiopia: The Current state, challenges, and way forward”, nella sessione -Rafforzare la sanità digitale per la continuità assistenziale-, rivolta a sanitari e politici nazionali ed internazionali e focalizzata sulle soluzioni digitali a supporto della prevenzione, della valutazione del rischio e della precoce identificazione e gestione delle patologie croniche, così da facilitare la continuità assistenziale e l’integrazione dei servizi. L’esperienza Etiope è stata l’unica al di fuori del panorama europeo.
– Il 15/10 il dott. d’Agostino, ha presentato la relazione: “La Salute digitale per la prevenzione delle complicazioni durante la gravidanza e il parto. Progetto pilota in due Health Centers in Illulabor, Oromia, Etiopia”, nella sessione -La trasformazione digitale della sanità e dell’assistenza: dalla teoria alla pratica nello sforzo di integrare i servizi di cura negli ecosistemi locali-.
Riassunto del progetto pilota
*Riassunto del Progetto Pilota in due Health Centers dell’Oromia.
“La Salute digitale per la prevenzione delle complicazioni durante la gravidanza ed il parto”.
Durata del progetto: triennale. Il progetto si basa su due evidenze:
– mortalità materna nei 2 HCs più elevata della già alta media nazionale,
– aumento in Etiopia delle malattie non comunicabili quali ipertensione e diabete.
L’obiettivo è quello di utilizzare le innovazioni digitali per generare cambiamenti e ridurre in maniera significativa le disuguaglianze in un contesto locale dove l’organizzazione sanitaria manifesta molti punti “deboli”, attraverso sinergie locali/internazionali multisettoriali; il tutto a sostegno della salute internazionale.
Azioni da intraprendere:
● Nei villaggi
–> Campagna di informazione alle donne gravide da parte degli operatori sanitari periferici, per aumentare l’accesso alle visite prenatali negli HCs (4 quelle previste dall’OMS).
Gli operatori sono da formare preventivamente per questo tipo di attività.
● Negli HCs
–> Screening alle donne gravide per una precoce diagnosi di ipertensione e diabete ed eventuale avvio dei comportamenti/trattamenti opportuni
–> Fornitura di “wearable digital devices” per il monitoraggio domiciliare delle gravidanze a rischio. I dispositivi sono collegati all’HC con un sistema di monitoraggio remoto integrato e gli operatori sanitari monitorano i parametri vitali delle pazienti
–> Formazione agli operatori sanitari dell’HC in ambito clinico ed informatico per aumentare la qualità delle cure offerte all’HC
–> Realizzare un’Area di attesa attrezzata per le gravidanze ad alto rischio individuando il percorso più idoneo per garantire un TC in urgenza in caso di complicazioni nel 3° trimestre di gravidanza.
Note finali
** La Quadrupla Elica è un modello di interazione tra attori del settore della ricerca, dell’industria, delle istituzioni pubbliche e della società civile. L’approccio, elaborato da Elias G. Carayannis e David F.J. Campbell, è basato sulla sistematizzazione delle relazioni multilaterali tra le sfere istituzionali della Tripla Elica (Università, Governo e Industria) cui si aggiunge la quarta pala: la componente civile-democratica del sistema dell’innovazione.
L’idea è quella di favorire e realizzare processi di innovazione attraverso la collaborazione trasversale e la condivisione proattiva dei saperi e delle esperienze. La componente aggiuntiva ed innovativa della quarta pala è la partecipazione democratica della società civile che collabora a costruire ecosistemi innovativi e ad orientare l’analisi delle soluzioni alternative. Essa costituisce il fattore moltiplicativo dell’impatto delle politiche di innovazione sulla società.