Introduzione
Dal 14 al 23 febbraio 2016 si è svolta la 1° delle missioni umanitarie di “Surgery for Children – Onlus” in Benin. Tutto è nato dall’invito dell’Associazione “Medici in Africa” di Genova il cui Presidente, Prof. Berti Riboli, sollecitato a collaborare con l’ospedale missionario “la Croix” di Zinviè, nel sud del paese, aveva ritenuto di estendere l’invito a SFC, perché erano stati segnalati anche pazienti pediatrici con problemi chirurgici.
L’obiettivo principale della missione era di valutare la possibilità di una collaborazione continuativa con l’ospedale.
Team
L’equipe era formata da:
– Edoardo Berti Riboli, chirurgo, Genova,
– Sergio d’Agostino, chirurgo pediatra, Vicenza,
– Laura Muzio, anestesista, Genova,
– Anna Scuccato, infermiera, Vicenza.
Svolgimento
In ospedale erano temporaneamente presenti anche 2 Urologi (di Monza), venuti a supportare il training di Padre Marius e 5 medici pugliesi dell’Associazione “VolontariaMente” con progetti a Zinviè da più di 10 aa e profondi conoscitori del territorio; negli anni l’impegno dell’associazione, oltre che verso l’ospedale, si era via via indirizzato allo “sviluppo sostenibile” sul territorio: pozzi, scuole ed altre infrastrutture vitali, micro-credito per il piccolo commercio, etc… a favore della popolazione più povera che viveva nella palude.
Per noi, all’arrivo, c’erano in attesa una novantina di pazienti richiamati dagli annunci fatti in chiesa o via radio; solo una decina gli adulti.
Quasi tutti i bambini erano malnutriti, ed al di là di lattanti con ernie inguino-scrotali mostruose, la maggioranza o presentava esiti di paralisi cerebrali infantili e segni severi di rachitismo, o aveva malformazioni congenite complesse: labio-palatoschisi, idrocefali, spine bifide, linfangiomi del collo, piedi torti; tutte patologie non risolvibili senza supporti diagnostici specifici, apparecchiature adeguate e soprattutto senza un team chirurgico completo in grado di affrontare le problematiche.
Conclusioni
Gli interventi eseguiti sono stati 28, di cui 21 in età pediatrica: 1 paziente con ambiguità genitale sottoposto a ricostruzione dell’asta, 13 ernie giganti inguino-scrotali (8 i bambini < 10 mesi di età), 3 criptorchidismi, 3 ernie ombelicali e 2 fimosi, ed il team è stato coinvolto anche nella gestione delle urgenze (2 appendiciti, 2 ernie strozzate, 1 ricanalizzazione intestinale di ileostomia per pregressa occlusione, 1 taglio cesareo), ma è risultata decisamente deficitaria la collaborazione con il personale infermieristico, e soprattutto quella con i 2 chirurghi locali impegnati nella loro routine e maggiormente attirati dalla collaborazione con gli urologi.
Apprezzabile invece la collaborazione con i 4 tecnici di anestesia che hanno colto l’opportunità di migliorare le proprie competenze in ambito pediatrico grazie alla presenza di un’anestesista particolarmente disponibile.