Introduzione
La 2° missione del dott. d’Agostino in Bangladesh nel 1997 è stata intervallata da quella in Colombia del 1996, svolta anch’essa nell’ambito dei progetti WOPSEC. A Khulna il S. Maria Sick Assistance Center era stato completato e ospitava missioni già dall’anno precedente.
Al terzo piano c’erano le camere per i sanitari (in pratica una guest-house), al secondo le cucine e gli spazi comuni, ed a piano terra l’ospedale con 2 sale operatorie, 2 sale di degenza ed ambulatori. Per i servizi di radiologia e laboratorio si continuavano ad utilizzare strutture private esterne. L’ospedale, affidato alle Suore Luigine era aperto ad equipe specialistiche occidentali (chirurgia pediatrica, urologia, ortopedia e chirurgia plastica) nei 4 – 6 mesi estivi, mentre nel periodo dei monsoni quando il paese diventava impraticabile ed invivibile, le Suore Luigine svolgevano assistenza ai malati operati ed attività sanitarie minori.
Team
L’equipe dei volontari era formata da:
– Carmine del Rossi, Team Leader, chirurgo pediatra, Parma
– Sergio d’Agostino, chirurgo pediatra, Vicenza
– Zaven Tchaprassian, specializzando di chirurgia Pediatrica, Padova
– Anna Attanasio, anestesista, Milano
– Manlio Prosperi, anestesista, Parma
– Daniela Soldi, infermiere di sala operatoria, Parma
– Daniela Ghezzi, infermiere di sala operatoria, Parma
– Simona Fontechiari, infermiera di reparto, Parma
Conclusioni
Complessivamente durante la missione sono stati visitati oltre 200 pazienti; 81 gli vennero operati:
8 ricostruzioni per malformazioni ano-rettali, 2 ricostruzioni per megacolon agangliare, 10 tra colostomie e riconversioni intestinali, 11 patologie del canale inguinale, 2 sostituzioni vaginali per agenesia vaginale, 1 laparocele gigante post-onfalocele, 15 ipospadie, 2 interventi per genitali ambigui, 1 estrofia vescicale, 3 valvole dell’uretra posteriore, 1 labio-schisi, 3 linfangiomi, 22 miscellanea.
6 pazienti hanno avuto bisogno di alimentazione parenterale totale attraverso catetere venoso centrale.
Tutte le attività sono state effettuate dai volontari del team ed è purtroppo mancata la collaborazione con medici ed infermieri locali.